Due partite da applausi, due vittorie che hanno riacceso i sogni, ma alla fine il destino si chiama golden set, e per le “incrocine” dell’Under 16 e 18 si trasforma in un amaro epilogo. Grinta, bel gioco e tanto cuore non bastano a premiare lo straordinario cammino di queste giovani guerriere
Andiamo con ordine.
Lunedì, sul campo del C.S. Nettuno Montella, l’Under 18 scende in campo con l’obiettivo di ribaltare la brutta prestazione dell’andata.
“Avevamo una sola cosa in testa: dimostrare chi siamo davvero” – racconta Francesca Spina il libero capitana della squadra – “E nei primi due set ci siamo riuscite. Peccato per il golden set, ci è mancato solo un pizzico di lucidità nei punti finali.”
Missione compiuta: grinta e organizzazione mettono subito in difficoltà la squadra di casa, che cede i primi due set con i parziali di 25-20 e il terzo 25-19. A parità di vittorie, come da regolamento, si va al golden set a 15 punti. Le “incrocine”, molte delle quali sotto età (Under 16), pagano forse un pizzico di inesperienza nei momenti decisivi: il set si chiude 15-13 per Montella, lasciando l’amaro in bocca per un passaggio in semifinale che sarebbe stato più che meritato.
Neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta, che già martedì ben 4/6 di quella stessa squadra è di nuovo in campo, stavolta per il ritorno dei quarti regionali Under 16, dopo la gara 1 di domenica. Terza partita in tre giorni. Le gambe pesano, ma il cuore è sempre leggero. Il primo set contro l’Academy Volley Fiamma viene perso 21-25 tra qualche errore di troppo.
“Sentivamo sulle spalle la delusione del giorno prima, ma anche tanta voglia di riscatto” – spiega Melania Giliberti, il capitano– “Coach Grasso ha cambiato formazione e ci ha dato la scossa.”
Il cambio di formazione operato dai coach Nicola Grasso e Carmine Giliberti, insieme all’incitamento incessante dei genitori sugli spalti, riaccende la scintilla. Il secondo set viene vinto con lo stesso punteggio, a parti invertite. Poi l’Embarcadero Fàmmila Incrocio decolla: 25-11 e 25-14 nei successivi due set, regalando emozioni e applausi.
Anche stavolta, però, non basta. Ancora golden set. Partenza punto a punto, si cambia campo sull’8-7 per le ospiti. L’Incrocio passa avanti sul 13-12, ma qualche errore in battuta e una mentalità più solida dell’avversario condannano le ragazze di Pontecagnano Faiano a un nuovo 15-13 che spegne, nuovamente, il sogno semifinale.
Profonda la delusione per le ragazze, che a fine gara non trattengono le lacrime. Tanta la rabbia, tanto il dispiacere per un traguardo sfiorato, sicuramente alla loro portata. Ma resta la consapevolezza di un anno sportivo straordinario, in tutte le categorie giovanili, che conferma l’APD Incrocio Pontecagnano Faiano come punto di riferimento per la crescita sportiva e umana delle atlete sul territorio.
“C’è rammarico, inutile negarlo” – ammette il direttore tecnico Alfonso Palumbo – “Ma abbiamo visto due squadre splendide, capaci di ribaltare risultati e di emozionare chiunque. Questo vuol dire che il lavoro fatto negli anni, tra staff tecnico e società, sta portando frutti veri.”
Ora testa alla Serie D
Archiviata (con onore) l’avventura giovanile, gli occhi sono ora puntati sulla Serie D, dove le “incrocine” sono attese dai playout. Servirà una vittoria per mantenere la categoria.
Abbiamo ancora fame, ancora voglia di lottare” – è il commento del direttore sportivo Antonio Bernardo – “Ora si resetta tutto. L’obiettivo è uno solo: salvarci e continuare a crescere.”
Forza ragazze, e complimenti a tutti. Avanti così.




